La mostra mi ha lasciato sorpresa: non si cade mai nella banalità ma nelle emozioni più primitive dell’essere umano.. come l’appartenenza al sesso e quindi al genere e tutte le sue implicazioni ( non si è parla di transgender o questione di gender, fenomeni attuali e forse non ancora chiaramente esplicitati nell’immaginario comune o artistico, senza cadere nel clichè ), il senso di essere madre : gravidanza, nascita, l’abbandono, l’angoscia, la prevaricazione dei figli e soprattutto l’io, come essere coscienze e incubatrici di emozioni e silenzi. La mostra permette di espletare, attraverso immagini e sembianze primitive e antropomorfe, le nostre insicurezze legate agli stereotipi più comuni e, chi è un attento osservatore può domandarsi : ma siamo sicuri che per essere madri bisogna sacrificare il tutto per il tutto ?
La grande madre , mostra curata da Fondazione Trussardi , presso il Palazzo Reale , Milano