Il collettivo Mwasi ha deciso di indire il Festival NYANSAPO, un festival per donne nere, afro europee, lesbiche e femministe. L’ associazione Ashanti (membro del collettivo , insieme ad un’altra associazione della costa d’avorio) ha deciso di sviluppare il congresso in tre giornate in cui ci saranno diversi gruppi tematici di discussione.
In questi gruppi di discussione non è contemplata la presenza dei bianchi.
A me sembra ovvio ma per la sindaca di Parigi, Hidalgo, non lo è.
Certo affermare e dichiarare apertamente questa decisione o chiusura verso la maggioranza della popolazione bianca e caucasica, è scioccante, spesso succede il contrario ma, non bisogna interpretarlo come un atto razzista ma come una scelta da copione per il festival.
Se una numerosa folla, si spera , di donne nere e femministe si ritrova senza il controllo della mano bianca, cosa c’è di male ?
In molti luoghi, l’accesso non è adibito ai neri, donne, poveri, persone non illustri o non importanti; e si è andato avanti così per anni.
Durante il festival si affronteranno tematiche realtive alla condizione nell’essere nere e femministe e/o lesbiche, quindi perchè dovrebbe esserci una presenza di persone non aventi le caratteristiche discusse?
Che apporto ci daranno in più coloro che sono bianchi e caucasici: ” forza sorella siamo con te !”?.
È solo una questione di paura, quella che ha sollevato Hidalgo, paura di non poter sentire e conoscere ciò che pensano veramente i neri .
https://mwasicollectif.com/2017/04/05/festival-nyansapo/