Il 25 Novembre sarà la giornata per la commemorazione delle vittime di violenza fisica, psicologia : le donne italiane.
Siamo in Italia, quindi la priorità nel presiedere questo tipo d’evento novembrino , tocca per primo alle donne italiane, soprattutto le donne che nel ’68 manifestavano nelle grandi città.
In quella giornata si organizzeranno, manifestazioni, eventi culturali e artistici che avranno come protagoniste le donne : le donne artiste solo per quell’unico giorno dell’anno, avranno la priorità rispetto agli uomini o alle compagnie artistiche consolidate nel territorio, di utilizzare spazi, sale consiliari o gallerie per parlare della violenza delle donne. Quel giorno , per le donne interessate , dovrebbero avere il dono dell’ubiquità o chiedere un permesso al lavoro per un uscita anticipata; si, perchè la maggior parte di questi eventi avviene nel pomeriggio o verso le prime ore della sera.
Quindi mi chiedo : chi avrà la possibilità di essere presente ad un convegno o manifestazione alle 16.30, o alle 17.30 o alle 18 ? Per fortuna che quest’anno il 25 Novembre è Sabato ! ( alcuni eventi ci saranno anche il 24 Novembre ).
L’errore nell’organizzare questi eventi in orari in cui solo le donne borghesi, libere professioniste o impiegate statali , possono permettersi di presiedere; e le altre ? Forse sono proprio le altre che avrebbero più bisogno di sentire certe cose o vedere unità tra le donne, che avviene sporadicamente ma, che può convincere le più timide e sottomesse nel dichiararsi e nel denunciare. Le altre sono le operaie, le colf, le commesse, le casalinghe, le donne straniere.
Il femminismo in Italia ha avuto origine nelle classi sociali medio alte , e poi con il tempo è riuscito ad entrare e farsi conoscere anche negli strati sociali più bassi e come tale è rimasto. Come disse una mia amica comunista: “Se non ci fossimo noi borghesi comunisti intellettuali, non ci sarebbero stati cambiamenti in italia !” Arroganza, esuberanza? ma, la realtà è questa: si predicava che le grandi rivoluzioni sarebbero dovute partire dal basso ma, in Italia, sono state tutte decise ed iniziate dall’alto e, così ancora oggi.
Fatti innocenti : nei discorsi delle donne comuniste, socialiste, femministe, si parla della donna come genere femminile senza sottolineare la differenziazione etnica. Le donne straniere non vengono neanche contemplate o coinvolte ,massimo in corsi dove le si insegna la lingua italiana.
Il 24 Novembre a Roma e penso in tutto il mondo ci sarà una manifestazione davanti a tutte le ambasciate libiche per protestare contro i soprusi, le violenze, la commercializzazione degli esseri umani e tutte le atrocità che stanno avvenendo il Libia.
A Parigi c’è già stata una manifestazione spontanea di africani o francesi neri:cantanti, come Alpha Blondy, giornalisti, alcuni presidenti africani hanno commentato duramente i fatti accaduti in Libia, attraverso video diventati virali, soprattutto ai neri o africani in Europa.
Governanti europei, ministri, Onu , Unhcr, non hanno ancora espresso chiaramente la loro posizione o il loro imbarazzo nel non fare nulla.
Questo week end ci saranno due manifestazioni contro la violenza , uno i maltrattamenti in Libia sugli africani e africane e, l’altra è contro la violenza sulle donne italiane.
Fatti innocenti : la violenza è una, le vittime sono tante..sarebbe stato bello trovarsi tutti uniti ma, la differenziazione sociale ed etnica ci tiene separati.